“Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.”

Mario Messina, presidente e project manager di Associazione Culturale Strauss, omaggia così la squadra che da maestro conduce da 5 anni, una squadra di artisti che, per dirla con San Francesco, non risparmiano fatica, creatività e passione nel lavoro che svolgono e che sembra orgogliosamente fare rima con la vita che conducono.

Lavoro e vita, vita e lavoro: è così veloce il passaggio della palla tra le racchette, che le due sembrano essere quasi la stessa. E non può essere diversamente, quando il lavoro non è più un obbligo cui adempiere, ma una passione che diventa vita appassionata, la stessa che da sabato 9 Maggio ha iniziato a pulsare dentro le mura del Centro Europeo della Cultura “Fancesca Sorce”. Nuovo domicilio, vecchia squadra; i membri di Associazione Culturale Strauss hanno aperto le porte della loro Europa e ancora di più hanno fatto in modo che a Mussomeli se ne respirasse il vento. E quel vento, come la tramontana che sabato sera ha fatto da cornice alla cerimonia inaugurale, è foriero di cambiamenti importanti che non possono prescindere dal passato, che nascono dalle esigenze del presente e che non aspettano il futuro, lo preparano.

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Gesti semplici, ma straordinari, combinazione di abilità diversificate e complementari, questa è Associazione Culturale Strauss. Non un ufficio, ma un vero e proprio laboratorio dove si creano ogni giorno opportunità sempre nuove. E come in una vera e propria catena di montaggio, dove tutti i passaggi sono fondamentali perché il prodotto finito non venga scartato poichè imperfetto, così anche ArciStrauss e Mussomeli appaiono legate in una catena che non scarta mai ciò che crea. Questo l’intento della Strauss e del Sindaco Salvatore Calà, che fortemente ha creduto nella sua causa: lavorare nel territorio in cui si opera perché a trarne beneficio sia la comunità locale, non solo in termini di sviluppo economico, quanto piuttosto in termini di sviluppo sociale. E quale modo migliore se non quello di riportare in vita il nucleo pulsante della comunità mussomelese, rispolverando le mura di uno storico Palazzo che, con la pietra forte come la volontà dei ragazzi della Strauss, ne diviene il centro della cultura?

Un nome, quello del centro, che i membri della Strauss hanno voluto non scindere dal ricordo di Francesca Sorce, poiché a detta loro “si abbia la conferma che la freschezza di azioni svolte nel campo del volontariato e del sociale non faranno mai sfiorire la bellezza degli intenti”.

Intenti che si trasformano in fatti quando durante un evento, come quello ormai trascorso, Mussomeli non solo si fa giostra di culture, ospitando 40 giovani che, provenienti da 18 Paesi differenti, hanno preso parte al training course #YOUTHMENTARY: EVS FOR YOUTH WORKERS, implementato dalla Strauss, ma si fa anche porto, quando da essa la nave di Associazione Culturale Strauss parte, portando con sé un numero non indifferente di giovani locali che, con la spinta dello Sportello Europa, attività che l’organizzazione svolge in cooperazione con il comune di Mussomeli, capofila del Distretto socio-sanitario D10, riescono a viaggiare in Europa per divenire cittadini consapevoli del loro oggi.