Lei è Maria Ferrari, una nostra volontaria che ha partecipato ad un ESC in Portogallo.
Questa è la sua testimonianza per il mese di Giugno.
“Giugno è stato veloce e piuttosto intenso, forse è questo il motivo per cui non so davvero cosa sia successo…
A volte ho la sensazione che il mio cervello mi dica: “va bene se non vuoi riposare un minuto, non farò nessuno sforzo per farti ricordare ciò che hai fatto”; ma parlando chiaramente, è importante avere un elenco delle cose che hai attraversato concretamente, quando sei in grado di provare quello che hai provato in quella specifica notte, o in quella caldissima mattinata sul posto di lavoro? BENE non credo.
Ho conosciuto esseri umani straordinari che mi hanno fatto ricordare che “non è la quantità, ma la qualità” del tempo che passi con qualcuno, cosa che conta realmente; Ho riscoperto una vecchia amicizia (e d’oro) con una persona conosciuta in Italia 10 anni fa, amicizia che bisognava essere trasferita in Portogallo per rifiorire; Mi sono sentita sempre più vicina ai clienti della mia organizzazione e ho iniziato a capire che, quando li vedo, sono felice.
Se so cosa ho fatto il 15 giugno?
Per niente, ma ricordo quello che ho provato in questo mese, e questo è sufficiente.
Il Corpo Europeo di Solidarietà è finanziato dalla Commissione Europea. Questo progetto ha anche il sostegno dell’IPDJ e del Comune di Oeiras.”